martedì 27 novembre 2012

IN SALA - "Dracula 3D" di Dario Argento



La prima domanda che sorge spontanea dopo aver visto il Dracula 3D firmato da Dario Argento è: perché? Perché scegliere di portare sullo schermo (ancora una volta) il vampiro più celebre della storia del cinema (oltre che della storia della letteratura) se tale scelta non è supportata da una personale visione di questa emblematica figura? Perché, dopo Murnau, Browning, Fisher, Herzog e Coppola, voler tornare sulle tracce del romanzo di Bram Stoker per tirarne fuori un film assolutamente piatto, senza alcuna profondità, tanto da rendere quasi ossimorico l'utilizzo del 3D?
Andiamo con ordine...

venerdì 23 novembre 2012

Il piccolo grande gesto di Ken Loach



El mañana es nuestro compañeros!
Con queste parole si conclude lo straziante, breve ed emozionante discorso pronunciato da Blanca davanti alla bara dell'amato Coogan, miliziano ucciso dai fascisti durante la Guerra Civile Spagnola, nello splendido film Terra e libertà di Ken Loach
Un film che riesce ad emozionarmi sempre, come se lo guardassi per la prima volta. E l'intensità del brivido che attraversa la mia schiena nel momento in cui quelle parole vengono pronunciate è sempre la stessa, non si affievolisce minimamente col passare del tempo. 
Ora, forse, ho capito perché. Perché quella storia portata sullo schermo dal regista britannico si impernia su valori e ideali nei quali Loach crede fino in fondo.  E questo fa sì che quegli ideali e quei valori riescano a debordare ogni volta lo schermo e ad incidere sullo spettatore con una forza tale da rivelare la loro appartenenza ad una "figura umana" prima ancora che ad una "figura autoriale". 

domenica 18 novembre 2012

FESTIVAL DI ROMA - I film premiati



La settima edizione del Festival Internazionale del Film di Roma si è conclusa, consacrando vincitore il film di Larry Clark Marfa Girl, sul quale ho già avuto modo di riflettere su questo blog nell'articolo "FESTIVAL DI ROMA - Seconda panoramica: Xiaogang, Clark e Sassi".
Il cinema italiano ottiene diversi riconoscimenti, tra i quali vanno senz'altro menzionati il Premio per la Miglior Regia a Paolo Franchi per il film E la chiamano estate, giudicato con freddezza da gran parte della critica, e il Premio Speciale della Giuria a  Claudio Giovannesi, per il suo Alì ha gli occhi azzurri.
Di seguito, l'elenco completo di tutti i film premiati.

giovedì 15 novembre 2012

FESTIVAL DI ROMA - Seconda panoramica: Xiaogang, Clark, Sassi



Siamo giunti ormai alle settima giornata del Festival Internazionale del Film di Roma e bisogna ammettere che tardano ad arrivare delle vere e proprie visioni illuminanti. Tuttavia, si può forse registrare un leggero innalzamento del livello medio dei film in concorso rispetto alle precedenti edizioni.
Tenterò di gettare uno sguardo rapido su tre dei film visti in questi ultimi giorni, rinviando invece a due recensioni più approfondite per quel che concerne il film di Paul Verhoeven Steekstel (presentato nella sezione CinemaXXI) e il film di Michele Placido Le Guetteur (presentato Fuori Concorso).

mercoledì 14 novembre 2012

FESTIVAL DI ROMA - "Steekspel". Il cinema partecipato secondo Paul Verhoeven



Un passo nell'ignoto. Con queste parole il regista olandese Paul Verhoeven definisce il suo "film partecipato" Steekspel (La giostra) nel documentario Paul's Experience, che di quest'opera si propone di raccontare il complesso processo produttivo. 
I due film vengono proiettati uno di seguito all'altro in quest'edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, a voler sottolineare proprio che il fascino principale di Steekspel risiede nelle innovative logiche di scrittura sapientemente orchestrate dal maestro Verhoeven.

martedì 13 novembre 2012

FESTIVAL DI ROMA - "Le guetteur", di Michele Placido



Ed è così che con Le Guetteur (Il cecchino) Michele Placido si conferma regista incapace di incidere. Incapace nei suoi film di realizzare una sola sequenza che lasci traccia di sè nello spettatore, accontentandosi - tutt'al più - di confermare una innegabile abilità (non comune tra i registi di casa nostra, questo va detto) nella gestione di alcune scene d'azione impeccabili dal punto di vista del ritmo e della tensione.

domenica 11 novembre 2012

FESTIVAL DI ROMA - Una prima panoramica




Mentre si avvia verso la conclusione questo primo weekend festivaliero, mi pare una buona idea riportare in poche righe una mappatura di alcuni dei primi film che ho avuto modo di vedere, oltre ovviamente ad Aku no kyoten di Takashi Miike sul quale ho scritto una recensione a cui rimando.

sabato 10 novembre 2012

FESTIVAL DI ROMA - "Aku no kyoten", di Takashi Miike


Inizio col chiedermi, innanzitutto, cosa scriverei su questo film se dovessi prescindere dal nome del regista, se mi ritrovassi cioè a dover esprimere un parere senza sapere che dietro Aku no Kyoten (titolo internazionale Lesson of Evil) c'è la mano di Takashi Miike, il cineasta che forse più di tutti riuscì a "colpirmi allo stomaco" con il suo mediometraggio Imprint, episodio della serie televisiva Masters of Horror (censurato prima, e distribuito solo successivamente nell'edizione dvd).
E forse allora è proprio partendo da Imprint, e ragionando per differenze (o addirittura per opposizioni), che riuscirò a venire a capo - in corso d'opera - della mia personale opinione su questo film.

venerdì 9 novembre 2012

Al via il Festival del Cinema di Roma: Müller e cineclash ai blocchi di partenza



Si aprirà ufficialmente oggi la 7a edizione del Festival Internazionale del Film di Roma. Un'edizione attesa, perché contrassegnata da un rinnovamento da cui scaturisce (almeno alla vigilia) la speranza di un innalzamento di livello che da anni ormai si attende invano.   
Il culmine di questo rinnovamento è rappresentato ovviamente dall'esordio di Marco Müller, che è approdato quest'anno a Roma dopo gli otto anni trascorsi a Venezia col merito di aver diretto alcune edizioni di altissimo livello del festival di cinema più antico del mondo.
In questi anni, infatti, la gestione di  Müller nella città lagunare si è fondata su uno spiccato spirito di ricerca e su una curiosità nei confronti di nuove cinematografie nazionali che non sono mai venuti meno, e che dovrebbero essere a mio parere i due ingredienti fondamentali di ogni buon festival. Ingredienti che, duole dirlo, sono costantemente mancati in questi anni al Festival di Roma.

IN SALA - "Reality", di Matteo Garrone


Poniamo una questione preliminare: Reality avrebbe potuto durare venti-venticinque minuti in meno e sarebbe forse risultato un film più solido, privo di alcuni momenti deboli che lo caratterizzano soprattutto nella seconda parte. Ciò nonostante, Matteo Garrone dimostra con questa sua ultima fatica che il suo cinema è una creatura assolutamente viva e per nulla appagata dal successo di Gomorra, un film che - lo si temeva, è inutile negarlo - con la sua altissima qualità avrebbe potuto eclissare e rendere inadeguato qualunque lavoro gli fosse seguito nella filmografia del regista romano.

martedì 6 novembre 2012

Che cos'è cineclash


cinematografo Lumiere, cineclash, elio ugenti

E poi d'un tratto ho scelto di creare un mio blog.
Perché l'ho fatto? La ragione è molto semplice: avevo bisogno di ritagliare uno spazio all'interno del quale poter dare sfogo a quell'impellente bisogno di riflettere, di analizzare e infine di scrivere che sempre più spesso mi coglie nell'ultimo periodo, uscendo da una sala cinematografica o premendo il tastino "off" sul lettore dvd di casa, dopo aver visto un film.
E' vero, nulla vieta di poter soddisfare questa necessità in privato, nello spazio chiuso di una stanza di fronte a un foglio di carta o allo schermo di un pc, senza la pretesa che le proprie idee debbano essere necessariamente condivise in uno spazio pubblico, con un numero potenzialmente ampio di lettori; ma devo ammettere di essermi unito al coro di quanti sostengono che il web vada visto anche - se non soprattutto - come una preziosa possibilità di condividere alcune idee che si elaborano in privato e di cercare un confronto all'interno di uno spazio di discussione ampio ed eterogeneo. Da questa necessità e con questi propositi nasce cineclashnome del quale mi accingo a dare conto.