Perché l'ho fatto? La ragione è molto semplice: avevo bisogno di ritagliare uno spazio all'interno del quale poter dare sfogo a quell'impellente bisogno di riflettere, di analizzare e infine di scrivere che sempre più spesso mi coglie nell'ultimo periodo, uscendo da una sala cinematografica o premendo il tastino "off" sul lettore dvd di casa, dopo aver visto un film.
E' vero, nulla vieta di poter soddisfare questa necessità in privato, nello spazio chiuso di una stanza di fronte a un foglio di carta o allo schermo di un pc, senza la pretesa che le proprie idee debbano essere necessariamente condivise in uno spazio pubblico, con un numero potenzialmente ampio di lettori; ma devo ammettere di essermi unito al coro di quanti sostengono che il web vada visto anche - se non soprattutto - come una preziosa possibilità di condividere alcune idee che si elaborano in privato e di cercare un confronto all'interno di uno spazio di discussione ampio ed eterogeneo. Da questa necessità e con questi propositi nasce cineclash, nome del quale mi accingo a dare conto.
E' vero, nulla vieta di poter soddisfare questa necessità in privato, nello spazio chiuso di una stanza di fronte a un foglio di carta o allo schermo di un pc, senza la pretesa che le proprie idee debbano essere necessariamente condivise in uno spazio pubblico, con un numero potenzialmente ampio di lettori; ma devo ammettere di essermi unito al coro di quanti sostengono che il web vada visto anche - se non soprattutto - come una preziosa possibilità di condividere alcune idee che si elaborano in privato e di cercare un confronto all'interno di uno spazio di discussione ampio ed eterogeneo. Da questa necessità e con questi propositi nasce cineclash, nome del quale mi accingo a dare conto.