lunedì 17 dicembre 2012

IN SALA - "Il sospetto", di Thomas Vinterberg



Moltissimo cinema contemporaneo ci ha abituato a rinunciare all'idea di una posizione unica e rigida nei confronti della storia che un film ci racconta o, detto in altri termini, ci ha ripetutamente posto di fronte a forme di narrazione complessa che rendono necessaria da parte nostra una continua reinterrogazione delle singole situazioni, per giungere a delle forme di verità sempre parziali e quasi mai definitive. Il punto di vista dello spettatore contemporaneo è qualcosa di fluido, continuamente riconfigurato nel corso della visione di un film.
Con Il sospetto, film presentato in concorso all'ultimo Festival di Cannes,  Thomas Vinterberg sembra andare programmaticamente controcorrente, mettendo lo spettatore nella condizione di conoscere fin da subito la verità - l'unica verità esistente - ma costringendolo, nonostante ciò, a fare i conti con delle forme altalenanti di partecipazione emotiva che lo portano a comprendere anche le ragioni di chi è (a sua insaputa) dalla parte del torto.

venerdì 7 dicembre 2012

EVENTO - "Cinema & Rete" XVIII Convegno Internazionale di Studi Cinematografici (10-12 dicembre 2012)



Da molti anni ormai i Convegni Internazionali di Studi Cinematografici organizzati dal Di.Co.Spe. (Dipartimento Comunicazione e Spettacolo) dell'Università Roma Tre sono divenuti un'occasione per cercare di cogliere le modalità attraverso cui si sviluppa e si modifica nel tempo la costante e vitale convergenza tra il cinema e gli altri linguaggi (artistici e non).
Edizione dopo edizione, si è tentato di individuare una serie di aree tematiche all''interno delle quali tale convergenza potesse venire alla luce ed essere esplorata, ponendo sempre l'interdisciplinarietà al centro del dibattito ed eleggendola a strumento d'analisi privilegiato. 
In questi anni, studiosi provenienti da tutto il mondo si sono confrontati sulle relazioni che il cinema intrattiene con la Politica (2008), sulle modalità con cui prende forma il "dialogo" tra il cinema italiano e le culture europee (2009) e sulle possibilità per il cinema di essere parte di discorsi urgenti e di ampio raggio come quelli sul tema dell'energia (2010) e della diversità culturale (2011).
Quest'anno si è scelto di puntare la lente di ingrandimento sulle complesse interconnessioni che si stabiliscono tra il cinema e la Rete, per cercare di apportare un ulteriore contributo a un discorso aperto e assolutamente "urgente" che evolve e si espande quotidianamente sotto i nostri occhi.

martedì 4 dicembre 2012

PERSONAGGIO DEL MESE - Ken Loach a Roma per la presentazione del suo ultimo film


Ken Loach sarà a Roma domani, mercoledì 5 dicembre, per presentare il suo ultimo film La parte degli angeli (Premio Speciale della Giuria all'ultimo Festival di Cannes) che sarà in sala dal 13 dicembre.

In linea con la sua presa di posizione di queste ultime settimane, il regista inglese ha scelto di incontrare giovedì 6 i lavoratori del Museo Nazionale del Cinema di Torino che hanno perso il lavoro. Un incontro in cui, come ha dichiarato lo stesso Loach, saranno posti al centro dell'attenzione il problema dei subappalti e quello dei bassi salari. 

domenica 2 dicembre 2012

PERSONAGGIO DEL MESE - Dicembre 2012: Ken Loach



Il primo mese di vita di cineclash volge al termine, ed è giunto il momento di stabilire chi sarà, dopo Francois Truffaut, il nuovo protagonista della rubrica audiovisiva "Personaggio del mese" (che trovate nella colonna sinistra del blog).
La scelta ricade anche stavolta su un cineasta europeo, Ken Loach, ed è dettata dalla volontà di rendere omaggio ad una felice e non comune sovrapposizione tra la nota, riconosciuta e difficilmente contestabile grandezza artistica che da anni contraddistingue questo regista e una grandezza umana che è emersa con devastante forza nel gesto compiuto da questo regista in occasione dell'ultimo Festival di Torino.
Un gesto sul quale ho già avuto modo di riflettere su questo blog in un articolo al quale rimando, ma che merita a mio parere di essere ulteriormente ribadito e omaggiato. E mi pare che questo sia il modo più giusto per farlo.